Il clima del cantone è assai vario ma il tipo che vi prevale è quello della Svizzera settentrionale, per quanto in alcune valli ben riparate si abbiano località a clima mite e, per eccezione, perfino mediterraneo.
In linea di massima, il clima è rigido nella parte meridionale più elevata, più mite nella parte settentrionale e particolarmente in prossimità dei laghi.
La quantità delle precipitazioni aumenta procedendo da Nord verso Sud, ma è quasi sempre superiore ai 1000 mm annui. Tra i venti che soffiano in questo territorio va ricordata la tramontana, che porta il tempo chiaro e freddo, il fön, che si fa sentire particolarmente nella parte orientale del Mittelland svizzero, e il vento di Sud Ovest, che porta la pioggia.
Il Cantone di Berna, oltre alla capitale e al distretto che gli dà il nome, contiene molti altri centri di vita agricola e industriale abbastanza grandi, distribuiti o lungo le rive dell'Aar, che solca quasi per metà la regione, o lungo quelle dei suoi maggiori affluenti o sui pendii più riparati. Geologicamente il Cantone è costituito a Sud-Est da rocce arcaiche (gneiss, scisti e graniti), al Sud e in generale in tutto l'Oberland da rocce secondarie del Giurassico, del Cretaceo e dell'Eocene.
L'altipiano, per la sua posizione, è detto Mittelland e comprende, coi vicini territori dell'Emmental e del Seeland, le terre più fittamente popolate del cantone.
Proseguendo verso oriente, il territorio presenta un sistema di vallate disposte a raggiera intorno a Lucerna, che costituiscono il cuore del cantone omonimo che, nella parte settentrionale, si estende in un territorio caratterizzato da serie di colline separate da lunghe vallate.
In questo territorio si concentrano alcune delle più belle vette dell'intero arco alpino. Il sistema montuoso è costituito, di fatto, dalla grandiosa catena delle Alpi Bernesi che s'innalzano fra il Rodano, l'Aar e la Simme; dalle alpi dell'Emmental che vanno dal lago di Thun al Pilatus e, al di là della piana bernese e dell'Aar, da quella parte del Giura che dipende dal Cantone. Nella parte più alta del Cantone, cioé nell'Oberland Bernese, si innalzano i maggiori colossi delle Alpi Svizzere, come il Finsteraarhorn, la Jungfrau, lo Schreckhorn, il Watterhorn, il Wildhorn, il Wildstrubel, limitati tutti a Ovest dallo Stockhorn e a Est dallo Schrattenfluth, e si distendono i maggiori ghiacciai d'Europa, come quelli dell'Eiger, del Mönch e del Finsteraarhorn.
Nella parte meridionale del cantone di Lucerna s'innalzano due importanti catene di montagne separate dalla Piccola Emme; la catena più occidentale continua a Nord della Weissemme con una serie di colline; in quella orientale si distinguono due gruppi, il Bramegg a Sud e il Pilatus Nord, separati dall'Entlen.
L'intenso vissuto storico di questa parte del territorio elvetico ha promosso lo sviluppo di una intensa rete viaria che ha avuto un grande ruolo nel determinare le sue recenti fortune, sia industriali che turistiche.
Ancor più straordinario, però, è stato lo sviluppo dei trasporti ferroviari che hanno formato una fitta rete di linee primarie e secondarie, sia di grande traffico, sia alpine, oggi in gran parte elettrificate.
Ad esse si aggiungono non poche funicolari e cremagliere che permettono ai turisti di spingersi fin nelle più sperdute località di montagna e nel cuore dei grandi ghiacciai.
I cantoni di Berna e Lucerna contano 1.300.000 abitanti (su un totale della Svizzera di circa 7 milioni) e comprendono all'incirca 7.500.000 km quadrati, poco meno di un sesto dell'intero territorio della Confederazione svizzera.
Con i suoi 135 mila abitanti, Berna è la quarta città della Svizzera, mentre Lucerna, con meno di 60 mila abitanti, occupa il sesto posto nella graduatoria delle città più popolate.
L'itinerario proposto tocca anche i due semicantoni di Obwalden e Nidwalden che, insieme, non raggiungono gli 800 km quadrati di territorio e contano una popolazione pari a quella della sola città di Lucerna.
Le due capitali, Sarnen e Stans, hanno rispettivamente una popolazione di 8.200 e 6.100 abitanti.
Il ruolo di capitale e l'elevata presenza di organismi internazionali, rende meno palpabile, a Berna, quell'atmosfera orgogliosa di "stato nello stato" che tanto spesso si percepisce viaggiando per la Svizzera.
Ma basta allontanarsi di poco ed addentrarsi nelle 6 regioni in cui è suddiviso il cantone, fino a sconfinare in quello di Lucerna e nei piccoli cantoni confinanti, per percepire di nuovo quell'orgoglio positivo del proprio territorio e della propria storia che caratterizza anche la più piccola comunità elvetica.
Non a caso, ciascuno di questi cantoni gode di grande autonomia rispetto al governo centrale della Confederazione, cui sono delegate unicamente le decisioni relative a sette ministeri: esteri, difesa, finanze, giustiza, economia, trasporti e interni.
La storia del cantone di Lucerna procede pressoché di pari passo con quella della Confederazione elvetica. Fu, infatti, il primo ad unirsi, nel 1332, ai tre cantoni di Uri, Schwyz e Unterwalden che quarant'anni prima avevano formato il primo nucleo della Confederazione.
Diversa e, per molti versi, antitetica, la storia del cantone di Berna, condizionata dall'esuberanza della sua capitale, per secoli impegnata in attività espansionistiche che la contrapponevano alle altre città "forti" circostanti, in particolar modo Friburgo.
Tra guerre, trattati, sottigliezze diplomatiche, alleanze, eclatanti vittorie e sconfitte pagate a caro prezzo, Berna riuscì a consolidare un territorio notevole, ricco e ben organizzato che sicuramente ha giocato un ruolo non marginale nella sua designazione a capitale federale.
Lo straordinario sviluppo dell'industria turistica ne ha fatto, decennio dopo decennio, uno dei comparti più importanti dell'economia di questo territorio. Al di là dell'evidenza, però, le radici profonde della prosperità di cui godono gli abitanti di questi cantoni, affondano tuttora nell'economia agricola e forestale e negli allevamenti.
Rilevante, anche il ruolo dell'industria meccanica (soprattutto orologeria e maccanica di precisione), metallurgica, tessile, chimica e alimentare, concentrate prevalentemente nelle aree di Berna e Lucerna.
Infine, anche se poco rilevante in termini statistici, non va trascurato il grande ruolo dell'artigianato tradizionale, tuttora prospero e vitale, cui è unanimemente riconosciuto un grande ruolo sociale e culturale.
L'alta qualità ed il successo commerciale dei formaggi della regione dell'Emmental hanno posto le mucche da latte al centro di tutti gli interessi zootecnici di questa regione.
Per loro è stata riconvertita gran parte dell'agricoltura, dando spazio alle colture foraggiere che hanno largamente soppiantato quelle tradizionali dei cereali e delle patate, ed è stata avviata da decenni un'intensa ricerca genetica che ha permesso di ottenere bovini altamente selezionati, remunerativi e, fortunatamente, anche di gran bell'aspetto.
Qui, più che in altre zone della Svizzera, l'organizzazione rurale ha conservato molto bene le sue tradizionali caratteristiche.
Le fattorie sono generalmente costituite da un edificio di grandi dimensioni che, di solito, congloba gli ambienti adibiti ad abitazione e quelli accessori, fra i quali ha sempre posizione preminente il fienile, spesso posto su palafitte. Insuperabili per eleganza, sono le case rurali del Bernese, interamente costruite in legno, con le pareti esterne decorate con sculture lignee.
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